Emergenza appartamenti turistici. Il Cubo di Kengo Kuma, a Siviglia
Gli appartamenti turistici stanno cambiando prezzi e mercato di interi quartieri e aumenta la turismofobia. A Siviglia, il primo progetto spagnolo di Kengo Kuma, campione dell'architettura sostenibile
#15/2023
C'è un filo sottile che lega gli articoli di questa settimana: l'architettura, la qualità della vita, la città come luogo di benessere.
Gli appartamenti turistici stanno soffocando interi quartieri delle città spagnole e sono diventati un'emergenza in tutte le località turistiche. A Ibiza la loro offerta è aumentata del 47% in un solo anno, nel quartiere sivigliano di Santa Cruz costituiscono il 61% degli appartamenti disponibili.
Ancora a Siviglia, un nuovo progetto di riqualificazione sulle rive del Guadalquivir introduce in Spagna Kengo Kuma, uno dei maggiori rappresentanti dell'architettura sostenibile. Un architetto che immagina gli edifici in armonia con il paesaggio e capaci di raccontare storie di materiali e di uomini.
Buona lettura!
Emergenza appartamenti turistici: se i turisti superano residenti
"Non saremo un'altra Venezia!" giurano gli abitanti di Santa Cruz, il più pittoresco quartiere del centro di Siviglia ai media spagnoli. "Quello che sta succedendo in questo barrio millenario, da cui ha avuto origine l'Hispalis romana, è un progressivo ricambio della popolazione locale" scrive El País "Santa Cruz è stata abitata da romani, visigoti, arabi, ebrei, cristiani e ora il nuovo gruppo maggioritario sono i guiris [termine tendenzialmente dispregiativo con cui gli spagnoli definiscono i turisti]. A novembre il 61,2% delle sue 1.015 residenze era a uso turistico, secondo un rapporto pubblicato dall'associazione delle imprese turistiche Exceltur".
I numeri di un fenomeno preoccupante
Recentemente il Parlamento ha approvato una Legge per la Casa che si concentra sull'affitto e sulla difesa dell'abitazione come diritto. Ma lascia fuori gli appartamenti turistici, diventati una vera emergenza in città come Madrid, Barcellona, San Sebastián, Siviglia o Valencia, tanto da cambiare il volto a interi quartieri. Un po' di numeri per capire la serietà del problema. Secondo l'ultimo rapporto di Exceltur, nel primo trimestre del 2023 gli appartamenti turistici nelle venti città con maggiori pernottamenti erano 80.680, il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. A Madrid il maggiore rialzo in termini assoluti, con 19.406 unità, ovvero il 24% in più rispetto all'anno scorso. Ma in città come Ibiza (+47,7% in un anno), Bilbao (+45,6%) Santander (+45,5%) l'aumento dell'offerta ha percentuali drammatiche.
Gli alti rendimenti per i proprietari
Secondo Óscar Perelli, direttore di Studi e Ricerche di Exceltur, i proprietari scelgono l'uso turistico degli appartamenti per l'alta rendita che offrono: il guadagno per un appartamento di 80 mq è di circa 19.700 euro all'anno, mentre un affitto residenziale rende 10.138 euro annuali. Se si guarda a determinati quartieri, non necessariamente centrali, non c'è gara: a Nervión quartiere semicentrale di Siviglia, risulta del 430% più redditizio affittare ai turisti, a Morvedre, quartiere di Valencia, il 352%.
La turismofobia e la difficile convivenza
La presenza massiccia di appartamenti turistici non è cosa sconosciuta in Italia: Venezia, Firenze, Roma sono alle prese con il fenomeno da tempo. Conosciamo da vicino anche la turismofobia, la poca tolleranza verso i turisti che i residenti dei quartieri più interessati sentono mano a mano. Secondo il rapporto già citato, gli abitanti delle città spagnole lamentano una perdita di qualità della vita: il 77,7% segnala l'aumento dei prezzi degli affitti, il 68,4% l'aumento dei prezzi nei negozi del quartiere, il 66% i problemi di convivenza, il 52,2% l'espulsione degli abitanti storici del quartiere, il 51% la trasformazione degli esercizi commerciali. Un esempio arriva da Lavapiés, uno dei quartieri madrileni in cui è più evidente la gentrificazione, prima degradato, poi zona prediletta degli artisti e infine consegnato al turismo di massa: "Ci sono quasi 400 negozi chiusi, ma abbiamo due ipermercati aperti 24 ore a 500 metri di distanza. E il Bar Revuelta, che era aperto dal 1935, ha chiuso ed è stato sostituito da una taquería messicana" dicono a El Confidencial.
Anche i locali commerciali diventano abitazioni per turisti
A Madrid c'è un altro fenomeno: la trasformazione dei locali commerciali in appartamenti. Nel tentativo di fermarne la proliferazione, la precedente Giunta comunale di Manuela Carmena ha stabilito che le residenze a uso turistico devono avere un accesso indipendente sulla strada. Così molti proprietari dei locali hanno espulso i negozianti e ne hanno trasformato la destinazione. La mancanza dell'accesso indipendente rende però illegale la maggior parte degli appartamenti turistici nella capitale e i controlli non sono sufficienti per rimettere ordine.
La nuova Legge della Casa ignora il fenomeno
La Legge sulla Casa recentemente approvata non recepisce questo fenomeno, nonostante da molte città sia stata esplicitamente chiesta una regolamentazione. Le politiche per la casa spettano alle Regioni, ma sono i Comuni che danno le licenze. Per di più i controlli sono spesso complicati e, visto l'aumento esponenziale delle offerte, a volte impossibili. Per questo sarebbe necessario che il Governo affrontasse il fenomeno una volta per tutte: il turismo non può mettere in difficoltà la vita quotidiana dei quartieri e non può trasformarne i rapporti e i negozi di vicinato. Nessuno vorrebbe vivere in una Disneyland perpetua, con negozi di souvenir e fast-food sotto casa e schiamazzi per buona parte della notte.
Buone e cattive news, Barcellona e Siviglia
Arrivano poi notizie contraddittorie. A Barcellona, un giudice ha recentemente ordinato alla Giunta di Ada Colau di ammettere le 120 licenze a Inmobiliaria Gallardo, proprietaria di uno stabile che vorrebbe a solo uso turistico, espellendo le 70 famiglie che ancora lo abitano (la richiesta della società immobiliare è stata avanzata durante un vuoto legale sul contenimento degli appartamenti turistici, per questo è ammissibile per il giudice). A Siviglia, nel Barrio de Santa Cruz, la Casa de Talavera della plaza de Santa Cruz non ospiterà più appartamenti turistici, come progettato da un'impresa catalana, ma, cambiata la proprietà, avrà un uso residenziale. Non è un edificio a caso: qui c'è stato il primo atelier di Lina, uno dei marchi più prestigiosi della moda flamenca, e c'è stato anche il famoso ristorante Albahaca, frequentato dall'aristocrazia, sovrani compresi, e dagli intellettuali residenti e di passaggio, citato anche da Arturo Pérez Reverte in La pelle del tamburo.
Luci e ombre del turismo di massa, di cui siamo responsabili un po' tutti, quando viaggiamo.
L’architettura sostenibile di Kengo Kuma per il Cubo di Siviglia
Siviglia ha deciso di riformare l'area dell'antica Fabbrica Tabacchi, sulla riva del Guadalquivir del quartiere Los Remedios. Per farlo si è affidata a Kengo Kuma, uno degli architetti giapponesi più apprezzati, esponente dell'architettura sostenibile.
Kengo Kuma e una nuova idea di architettura
La filosofia di Kuma, 67enne di Yokohama, è la stessa da tempi non sospetti. L'architettura deve inserirsi armoniosamente nel paesaggio, non rubargli la scena. Deve usare materiali naturali, possibilmente locali, così da raccontare la storia di quel territorio. Deve servirsi di maestranze e artigiani del posto, per mantenere l'identità di quella zona. Due sue affermazioni, che aiutano a spiegare le sue idee sulla sua professione. "Quando rispetti la località, ti concentri sui materiali e sulle abilità degli artigiani e cerchi di creare qualcosa che sia unico per quel luogo. Si uniscono creativi e si stabiliscono nuove relazioni: l'architettura si nota solo dopo che è stata completata, ma la storia dietro di essa inizia sin dalla sua costruzione. Si forma una comunità, e questo a volte porta a qualcosa di nuovo". A proposito del Nuovo Stadio Nazionale costruito a Tokyo per le Olimpiadi: "Sono stati utilizzati i cedri di tutte le 47 prefetture del Giappone (tranne Okinawa, che ha fornito pino). I cedri delle regioni più calde sono a grana grossa rispetto alla grana fine delle regioni più fredde. I colori e l'aspetto del legno sono completamente diversi. Il Giappone ha una ricca cultura intorno al legno e ogni regione ha le sue caratteristiche distintive. Spero che questo aiuti le persone a ricordare le loro città natale e a sognare di visitare nuove regioni"
Kuma e la pioggia di luce in Casa Batlló
Negli ultimi anni, la ricerca di uno stile di vita e di un'architettura sostenibili ha suscitato molto interesse per l'attività di Kuma anche in Occidente. Nel 2021 Time lo ha inserito tra le 100 personalità più influenti del mondo, unico architetto. In Spagna ha realizzato piccoli interventi, il più famoso dei quali riguarda la Casa Batlló di Antonio Gaudi, a Barcellona. Se il grande architetto catalano aveva reso omaggio alla luce mediterranea, con il cortile centrale che la catturava e poi la distribuiva verticalmente in tutta la casa, Kuma ha reso omaggio a quella visione. La sua installazione accompagna il visitatore dal piano terra agli spazi espositivi seminterrati e fa piovere la luce dall'alto delle scale per otto piani. "Abbiamo immaginato questo spazio vestito di 'tende di collegamento' in alluminio che con la loro minuziosa matericità catturano la luce, come fossero reti da pesca, e ce la mostrano in tutte le sue forme: luminosità, sagome, ombre. In questo modo, omettendo l'uso di qualsiasi altro materiale e nascondendo la presenza di elementi tecnici tramite le catene, possiamo parlare solo di luce e luce". L'effetto è straordinario, evanescente ed efficace (potete vederlo su youtube, a questo link).
Kuma e il Cubo di Siviglia
Dopo questo primo intervento molto lodato, l'architetto giapponese sbarca a Siviglia con un progetto ambizioso. La Fabbrica Tabacchi si trova appena fuori dal centro storico, sull'altro lato del Guadalquivir, ben visibile dal Ponte di San Telmo, che unisce il centro storico a Triana e a Los Remedios. Qui il Comune intende ristrutturare gli edifici esistenti e integrarli con un nuovo hotel di lusso e diversi spazi a verde, che scenderanno verso il fiume. Ci sarà un nuovo ponte pedonale che collegherà il quartiere de Los Remedios (in cui ha luogo la Feria de Abril) con l'Avenida de Roma, a poche centinaia di metri dalla Cattedrale gotica e dal quartiere di Santa Cruz. Insomma, un progetto d'integrazione sia urbana che di paesaggi, che renderà centrale uno spazio oggi abbandonato. Kengo Kuma disegnerà il Cubo, un edificio destinato a uffici e attività culturali
L'influenza di Siviglia
"L'obiettivo dell'intero progetto è recuperare il collegamento della città con il fiume ed è per questo che mi interessa così tanto. Nel corso del XX secolo, Siviglia ha vissuto al margine del Guadalquivir. Fabbriche e hangar occupavano una sponda del fiume, ma il resto della vita cittadina era altrove. Penso che questo progetto sia un buon esempio di come riconnettere quella vita con la natura e l'altra sponda del fiume" ha detto l'architetto giapponese nel primo incontro con la stampa. Si è dichiarato molto interessato ai materiali locali ("le piastrelle di ceramica, i loro bei colori"), all'architettura islamica, "un tesoro, per come tratta la luce naturale, come crea ombre" e alla Cattedrale, "la sua sovrapposizione di stili e il suo modo di riunirli". A mo' di manifesto ha detto che "ci sono molte cose nascoste di questa città che voglio incorporare nel progetto".
Siviglia ha un'identità architettonica ben definita, con rapporti puntuali, spesso choccanti, con l'architettura contemporanea. Per questo sarà interessante lo sguardo gentile e orientale di Kengo Kuma, in questa nuova trasformazione.
Le foto:
Barcellona negli affitti turistici da cronicaglobal.elespanol.com
El Cubo da abc.es
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