Le conserve di Sanlúcar conquistano la Spagna
Stanco di vivere fuori, Fran Senra è tornato a Sanlúcar de Barrameda. Ha fondato Conservas Senra e ha trasformato i sapori tradizionali della sua terra in apprezzatissime conserve gourmet
Questa è cosedispagna, una newsletter che non so quanto riuscirò a mantenere a cadenza settimanale in queste giornate caldissime (ma ci provo!) e in cui racconto la Spagna che mi colpisce.
Oggi siamo a Sanlúcar de Barrameda, lungo l'estuario del Guadalquivir, un posto privilegiato dagli dei. Qui Fran Senra ha fondato le Conservas Senra e ha iniziato una storia che seguo da anni e che non vedevo l'ora di poter raccontare, perché mi piace tantissimo. Pronti?
Con le Conservas Senra i sapori di Sanlúcar conquistano la Spagna
Sanlúcar de Barrameda è in una posizione speciale, sull'estuario del Guadalquivir, da una parte l'Oceano Atlantico, dall'altra il grande fiume e, sulla riva opposta, le dune e le meraviglie del Parco di Doñana. Tutt’intorno la fertile pianura betica, che abbraccia anche le vicine Jerez de la Frontera, con il suo sherry, e Cadice, poco più a Sud. Un mondo tra il mare e la terra, che regala a Sanlúcar una cucina peculiare, non a caso è stata Capitale Spagnola della Gastronomia 2022 (e se andate da quelle parti, provate, vi prego, qualunque cosa alla manzanilla, il vino di quest'angolo meraviglioso dell'Andalusia). A Sanlúcar è nato e cresciuto il protagonista della storia di oggi, Fran Senra, che ha fondato le Conservas Senra, un marchio di conserve di stufati e ricette sanluqueñas che ho praticamente visto nascere. Era da tanto che volevo raccontare la sua storia ed eccola qui.
Figlio di classe lavoratrice, residente nel barrio marinero, il quartiere marinaio, di Bonanza, Fran ha studiato Giornalismo e si è laureato all'Università di Siviglia. Di lì è volato a New York, dove ha lavorato in un'agenzia pubblicitaria di Broadway, quindi, si è mosso tra Madrid e Chicago, tra agenzie di stampa, radio, uffici stampa e agenzie di comunicazione, fino a quando si è stancato e ha deciso di tornare a casa. "Mi mancavano la mia terra e la sua gastronomia, avevo bisogno di tornare alla qualità di vita che avevo sempre avuto" racconta nelle interviste. La sorpresa amara è stata che, nonostante il curriculum e le esperienze all'estero, nessuna azienda dei dintorni lo abbia chiamato. Queste terre, del resto, sono benedette dagli dei per bellezza e stile di vita, ma hanno il più alto tasso di disoccupazione di tutta la Spagna.
Fran ha così capito che doveva inventarsi un lavoro. Si è guardato intorno e si è diretto verso la gastronomia, pensando alle delizie cucinate dalle donne del suo quartiere. Il lampo di genio è arrivato da una conversazione con un amico, Manuel Ceballos, professore dell'Università di Cadice. Com'era possibile che "un paradiso gastronomico come Sanlúcar avesse trascurato il settore delle conserve"?! Senra ha iniziato a rifletterci e poi ha coinvolto il maestro delle conserve José Antonio Capitán. Con lui e con sua madre, protagonista nell'ombra di questa storia, ha iniziato a elaborare stufati sanluqueños per capire come metterli in vetro, senza conservanti, additivi o esaltatori del sapore. La prima ricetta è arrivata dopo quasi cinque mesi di prove: chocos al pan frito (seppie al pane fritto), uno dei piatti tipici della cucina sanluqueña.
Trovata la chiave di volta, Fran e Capitán, sempre con la collaborazione di mamma Senra, hanno elaborato una serie di ricette e di sapori sanluqueños. Con un investimento di 20mila euro, e coinvolgendo diverse donne del quartiere di Bonanza, che cucinano le ricette secondo la tradizione, il primo anno l'azienda ha prodotto 8mila vasi di conserve, è arrivata a 18mila nel 2019 e poi a 80mila nel 2021. Un successo strepitoso dovuto soprattutto alle scelte di Fran, che ha voluto farsi conoscere prima a Siviglia e a Cadice, che meglio potevano comprendere i suoi prodotti, e poi ha puntato sul gourmet per arrivare ai punti vendita selezionati di Madrid, El Corte Inglés in primis. Il settore Horeca (hotel, ristoranti, caffè) è stato, e continua a essere, fondamentale per la sua espansione, riconosce. Poi è arrivato il covid.
Poteva essere la fine, ma ancora una volta Fran Senra non si è lasciato scoraggiare e ha potenziato l'e-commerce del sito web, che ha garantito le vendite durante il confinamiento. In questo modo ha coperto la Spagna e ha iniziato a guardare all'estero, mentre i media hanno iniziato a raccontare la sua storia. Sono arrivati anche nuovi investitori, che hanno creduto nel potenziale di Conservas Senra e che hanno lasciato a Fran e alle sue donne la libertà di continuare a scegliere stufati e salse sanluqueños: langostinos al ajillo con manzanilla (gamberoni all'aglio con manzanilla), espinacas con garbanzos (spinaci e ceci), chocos al veranillo (seppie con pomodori, ortaggi e legumi), corazones de alcachofas (cuori di carciofo), pisto de verduras (una sorta di ratatouille). Nella pagina Instagram non mancano i consigli sull'uso dei guisos, gli stufati, i pistos, le ratatouille, e gli altri prodotti, che possono diventare sfiziose tapas, condimenti per paste e risotti o contorni di carni e di pesci, secondo fantasia e creatività.
La cosa bella di Conservas Senra è la sua identificazione con la passione del suo fondatore. Mi piace come su LinkedIn Fran non nasconda i momenti di crisi, le difficoltà e le soddisfazioni, il tremendo orgoglio per la sua terra e la determinazione con cui intende farla conoscere, ma solo alle sue condizioni. "Ogni vaso di vetro divulga non solo una forma di vita, questa tradizione che rende grande Sanlúcar, ma anche la nostra storia di superazione. Nei miei incontri non mi appoggio ai power point, ma alla mia esperienza. E racconto che se cadi puoi sollevarti. Che se hai un sogno, può diventare realtà" ha detto Senra al Diario de Sevilla, tempo fa.
Ogni fortuna per lui, prova di come anche nel Sud bello e impossibile possano nascere storie appassionanti e occasioni di lavoro. E anche per le mani benedette delle donne di Sanlúcar, sono una decina quelle che oggi cucinano i prodotti delle Conservas. Compresa mamma Senra, claro está.
Il sito web di Conservas Senra è conservasenra.es.
Su Instagram @conservas.senra, da cui provengono le fotografie pubblicate nella newsletter.
Frase della settimana
"Se questo era il suo ultimo ballo contro Djokovic, lui lo ha onorato fino all’ultimo respiro"
(El País, a proposito di Rafael Nadal, sconfitto alle Olimpiadi di Parigi)
Tenendo le fila
Qualcosa si muove in Catalogna. Due mesi dopo le elezioni regionali, il PSC, il Partito Socialista Catalano, ed ESC, la Sinistra Repubblicana Catalana, hanno raggiunto un accordo di massima per eleggere presidente il socialista Salvador Illa. Tra i punti che stanno già generando controversia, l'accordo economico, che prevede l'uscita della Catalogna dal regime fiscale comune spagnolo e il rafforzamento dell'Agenzia delle Entrate locale, che riscuoterà le tasse dal 2026. L'accordo dev'essere approvato dalla base di ERC, probabilmente venerdì 2 agosto, e deve sopravvivere al ritorno di Carles Puigdemont, il leader della dichiarazione illegale d'indipendenza, profugo in Belgio per evitare la giustizia, e adesso deciso a tornare in patria, anche a costo dell'arresto (i giudici spagnoli non intendono applicare l'Amnistia nel suo caso). Un arresto in diretta tv, con relative proteste degli indipendentisti, metterebbe in difficoltà ERC, farebbe probabilmente saltare l'accordo con i socialisti e porterebbe a nuove elezioni.
Lo scorso numero della newsletter avevo accennato in Tenendo le fila a Tierras de mujeres – Intrecci di vite, serie tv con Eva Longoria e Carmen Saura, proposta in sei puntate da Apple TV. Sono riuscita a vederla e l’ho trovata carina, non memorabile, non da rivedere, ma gradevole, ben recitata e con bei momenti da dramedy. Frizzante e sempre speciale Carmen Maura, che interpreta la madre della protagonista. Tutto inizia a New York, dove la ricca Gala ha appena inaugurato un negozio di vini e viene minacciata da due malviventi a causa dei debiti del marito. Spaventata, prende madre (Carmen Maura) e figlia (Victoria Bazúa) e scappa nel paesino materno catalano, il fittizio La Muga, circondato da vigneti. Qui scopre una cooperativa di sole donne e decide di lanciare il loro vino, aiutata da uno di quei classici bei ragazzi che capitano sempre nel momento sbagliato. Ma forse no.
In Italia l’abbiamo intravista al Festival di Sanremo 2024, dove ha cantato Mariposas con Sangiovanni. In Spagna, Aitana è un autentico fenomeno, una delle poche cantanti che macinano record di vendita e di ascolti e che riempiono i concerti. Per lei non solo i fans in delirio, ma anche grandi recensioni. Recentemente è stata in Galizia, al Morriña Fest, e La Voz de Galicia le ha dedicato un articolo in cui scrive che "Aitana tiene il palco come una grande stella. Mette la mano in modalità visiera per guardare il pubblico come Taylor Swift. Canta canzoni che evocano la migliore Kylie Minogue. E si muove sul palco con la disinvoltura di Dua Lipa". La cantante, che conquista anche con la sua vita sentimentale, attualmente ha una storia di prendi e lascia con il cantante colombiano Sebastián Yatra, ha appena stabilito un nuovo record, impensabile per il pop femminile spagnolo. Il suo alphaTour 2024 sarà il 28 e 29 dicembre a Madrid, al Santiago Bernabéu, e le due date sono già sold-out.
P.S.
Mi trovate anche su venividiscrissi, newsletter di interviste e riflessioni, in cui seguo le mie curiosità, senza pormi limiti di argomenti e ampliando sempre orizzonti.
Nell'ultimo articolo, alcune mie proposte di libri da leggere nelle prossime settimane, nei pomeriggi d'ozio e di riposo. Non ci sono best-seller né ultime uscite in libreria, ma libri che ho amato o che amo rileggere, con storie che si muovono tra presente e passato e a volte portano in Paesi lontani e appassionanti. Leggerezza e riflessioni. Idee per letture estive
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Aitana però di recente ha anche fatto parlare di sé per una coreografia volgarissima... molti genitori si sono lamentati perché portano le loro figlie adolescenti o bambine ai suoi concerti. Lei si difende dicendo che è un'artista ed è libera di cambiare (se non sbaglio all'inizio faceva musica "teen"), ma boh... io ho visto un video e quel ballo è veramente volgare e di cattivo gusto. Tu che ne pensi? Sicuramente ha ottenuto l'effetto di far parlare di sé!