La Spagna, la miglior economia UE nel 2023. Il mantón de Manila, patrimonio d'arte
Miglior tasso di crescita UE e inflazione sotto controllo, così la Spagna affronta la crisi economica. Il mantón de Manila ricamato da Angeles Espinar, patrimonio prezioso che seduce anche Dior.
#2/2023
In questa seconda newsletter dell'anno, due articoli e una novità, Di tutto un po', che raccoglie news brevi, possibilmente divertenti, curiose e sfiziose.
L'anno inizia con note positive: i numeri economici della Spagna sono migliori del previsto e tengono il Paese lontano dalla paventata recessione; il mantón de Manila, uno degli accessori più seducenti dell'abbigliamento femminile spagnolo, raccontato dal laboratorio di una delle sue ricamatrici più apprezzate, anche dalla maison francese Christian Dior.
Buona lettura!
La Spagna, il Paese UE con la maggior crescita economica nel 2023
Il 2023 inizia per la Spagna con una buona notizia: sarà il Paese dell'Unione Europea con il miglior tasso di crescita. Lo rivela l'Instituto Real Elcano, che mette insieme una serie di dati ricavati dalle previsioni del Governo, dell'Unione Europea e delle Banche Centrali.
I numeri del miglioramento
Secondo il Governo, il PIL aumenterà del 2,1%, per la Banca di Spagna la crescita sarà dell'1,3%, comunque più alta di quella delle altre economie europee. In discesa l'inflazione, passata dal 10,8% al 5,8%, grazie al controllo dei costi dell'energia. Secondo la Banca di Spagna, nel corso del 2023 dovrebbe avere una media del 4,9%, contro il 6,3% previsto nell'UE. "La ripresa della produzione di energia rinnovabile, l'adeguamento del prezzo del gas sui mercati internazionali, nonché la maggiore efficienza del gas cap (grazie alla diminuzione della produzione di energia elettrica con il gas e all'aumento del numero di consumatori che pagano la compensazione) sono stati gli elementi chiave fino ad oggi" spiega Oriol Aspachs, economista di Caixabank Research a eldiario.es "Per i prossimi mesi è prevedibile che prosegua la moderazione dell'inflazione, che dovrebbe favorire il consolidamento dell'attuale miglioramento della fiducia dei consumatori" conclude.
Le famiglie, motore di crescita. Il ruolo della Riforma del Lavoro
Ed ecco il passaggio interessante: il ruolo delle famiglie. Secondo gli esperti, saranno loro il motore della crescita economica spagnola nel nuovo anno. Ma come è possibile, visto che l'inflazione colpisce soprattutto il loro potere d'acquisto? Semplice, la Riforma del Lavoro firmata dalla Ministra Yolanda Diaz ha permesso una loro migliore resistenza; il Governo, inoltre, ha redistribuito in fasce più ampie della popolazione i costi della crisi energetica. "La caduta del reddito familiare, in termini reali, è stato notevole, ma il modo in cui questo impatto è stato distribuito tra la popolazione è molto diverso rispetto alle crisi precedenti" sostiene Oriol Aspachs. Un decennio fa, la crisi aveva colpito soprattutto le fasce basse della popolazione, portando il tasso di disoccupazione fino al 25%. Questa volta il tasso di disoccupazione è dato alla metà, il 13%, il che significa che sì i lavoratori hanno meno potere d'acquisto, ma che il lavoro temporaneo è stato ridotto, così come prevedeva la Riforma, e che l'occupazione ha retto meglio all'urto della crisi, quindi le famiglie guardano al futuro con più tranquillità, pur nella difficoltà.
Gli aiuti previsti dal Governo alle famiglie
Alle famiglie, oltre che alle imprese, guarda anche il pacchetto di aiuti varato dall'ultimo Consiglio dei Ministri del 2022; l'IVA degli alimenti di base è scesa allo 0%, le famiglie più vulnerabili, con reddito inferiore ai 27mila euro annuali e senza il reddito minimo vitale, riceveranno un aiuto da 200 euro, gli affitti delle case rimarranno congelati per sei mesi. "Oltre al rischio in ambito monetario, vanno segnalate anche altre minacce al corso dell'economia mondiale e, per estensione, a quella spagnola. Ad alcune di natura economica, se ne aggiungono altre più geopolitiche, come la deriva delle proteste in Iran, la perenne tensione militare tra Cina e Taiwan e, soprattutto, l'evoluzione della guerra in Ucraina" scrive ancora nel suo rapporto l'Instituto Elcano.
Non tutto è ancora al sicuro, dunque, essendoci numerosi motivi di instabilità e preoccupazione internazionali, ma la Spagna inizia il 2023 con numeri migliori rispetto a quelli temuti.
La manovra economica, in Spagna e in Italia
Poco prima di Natale, il quotidiano italiano la Repubblica ha commentato la manovra economica italiana paragonandola a quella della Spagna, con alcuni spunti interessanti per la riflessione. Nella finanziaria di Pedro Sánchez "spiccano decisioni uguali e contrarie a quelle del governo Meloni: qui il Reddito di cittadinanza è smantellato, in Spagna l'equivalente ingreso mínimo vital viene alzato per tenere il passo dell'inflazione; qui il Bonus cultura per i giovani è ristretto, in Spagna viene confermato e accompagnato da aiuti per gli affitti, con un aumento del 6,5% delle risorse per scuola e politiche giovanili. Le risorse, oltre che dai fondi europei, Sánchez le prende da una temporanea patrimoniale - parola ormai tabù in Italia - sulle fortune oltre i 3 milioni di euro" scrive la testata italiana. Che sottolinea anche il ruolo della Riforma del Lavoro, costruita per ridimensionare il lavoro temporaneo e rafforzare i contratti a tempo indeterminato, mentre in Italia "la destra torna ad allargare le maglie dei voucher, tagliandi di occupazione povera e iper precaria".
Ma va ricordato anche l'ovvio: Giorgia Meloni è una politica conservatrice di destra, Pedro Sánchez è un politico progressista di sinistra. "I due governi cercano il consenso tra elettorati diversi: qui tra Partite IVA, artigiani, cittadini con omessi versamenti al Fisco; lì tra i giovani, i più poveri, il lavoro dipendente".
Di tutto un po'
Madrid, Barcellona, Siviglia, Santiago, Bilbao, Granada sono i punti di riferimento turistici, quando si pensa alla Spagna. Ma non ci sono solo loro né solo le spiagge o le isole. Negli ultimi anni sta avendo molto successo il turismo rurale, tendenza confermata dall'aumento delle prenotazioni della scorsa estate, il 19,9% in più rispetto al 2022, e di questo dicembre di vacanze e ponti (il 6 dicembre è festa per l'approvazione della Costituzione, nel 1978), con il 15% in più. La Catalogna (23,7%), la Castilla y León (12,5%) e l'Andalusia (11,7%) sono le Comunidades Autónomas più richieste. Sempre queste tre, ma in ordine diverso, Castilla y León (20,1%), Andalusia (13,8%) e Catalogna (12,9%) sono le regioni con il maggior numero di strutture rurali.
Ricordate Tamara Falcó, protagonista del secondo numero di cosedispagna perché, tradita dal fidanzato Íñigo Oniega, lo aveva lasciato 48 ore dopo l'annuncio del fidanzamento, ottenendo solidarietà e approvazione in tutto il Regno? Bene, è pace fatta. Lui per convincerla ha fatto di tutto, anche il Cammino di Santiago; lei lo ha invitato a sorpresa alla Messa di mezzanotte e poi a Capodanno. A farle fare il click, una frase di sua madre Isabel Preysler, "Gli uomini non cambiano mai", in riferimento all'ex marito Julio Iglesias. "Ma come non cambiano mai, se io stessa sono cambiata!" si è detta Tamara, aprendo così la porta a Íñigo. Per celebrare la riconciliazione si sono regalati una vacanza al Polo Nord, a caccia di aurore boreali.
Ángeles Espinar, la ricamatrice dei mantones de Manila
Quali sono gli elementi riconoscibili della moda spagnola, quelli che creano un collegamento immediato? Pochi dubbi: i volant, i ventagli e i mantones de Manila, i magnifici scialli che completano il traje de flamenca e che le donne spagnole indossano nelle serate più fresche della bella stagione o per valorizzare un outfit elegante (memorabile l'Infanta Elena di rosso Oscar de la Renta e con un mantón de Manila in contrasto azzurro, a Vienna, nel 2015).
La collezione Crociera 2023 di Christian Dior, a Siviglia
Lo ha ben chiaro anche Christian Dior, che lo scorso giugno ha sedotto il mondo da Siviglia, con la sua collezione crociera estate 2023, tutta ispirata alla Spagna. Volant, frange, ricami, giacchette alla torera, mantones de Manila, un'estetica chiaramente spagnola, per non dire direttamente andalusa, aggiornata dalla maison francese senza toglierle identità.
Il laboratorio di Ángeles Espinar, Medaglia d'Oro per le Belle Arti
Per realizzare la sua collezione, Dior si è rivolto ad artigiani spagnoli e ha così riportato alla ribalta alcuni dei nomi più apprezzati del settore, anche se non sempre premiati con la meritata visibilità mediatica. Uno di questi è Ángeles Espinar, una delle più prestigiose ricamatrici di mantones de Manila, l'unica ad aver ricevuto la Medaglia d'Oro al Merito nelle Belle Arti, dalle mani di Juan Carlos e Sofia di Spagna, nel 2007, a Toledo. Da lei tutto è fatto a mano, a Villamanrique de la Condesa, a poca distanza da Siviglia. Il mantón de Manila è diventato molto popolare in Spagna nel XIX secolo, importato per le famiglie più ricche, che sentivano il fascino dell'Oriente e delle colonie. "L'origine dello scialle è nei ricami degli abiti, dei kimono e delle giacche delle famiglie benestanti della corte cinese. I primi arrivati in Spagna, a metà dell'Ottocento, avevano pochi ricami e frange corte, venivano ricamati a Macao o a Canton e arrivavano in Spagna attraverso i galeoni che facevano scalo a Manila, per questo si chiamano ancora oggi mantones de Manila" racconta ai media Maria José Sánchez, che guida il piccolo laboratorio di sua madre Ángeles.
Tintura e ricamo fatti a mano
I ricami si ispirano ancora oggi ai fiori, agli uccelli e alle cineserie, come chiamano i motivi orientaleggianti che si possono apprezzare nei diversi scialli. E sono i ricami, insieme ai tessuti, quasi sempre sete, a rendere speciali i mantones. Non ce n'è mai uno uguale, spiega con orgoglio Maria José, perché tutto viene fatto a mano. Persino la tintura dei tessuti e dei fili da ricamo. "Anche se uso i miei appunti, nessun colore e mai uguale all'altro" commenta. I tessuti in genere vengono sottoposti a tinture di diverse tonalità dello stesso colore, per passare poi al ricamo. Il disegno viene progettato dalla stessa Maria José, che si ispira alla storia, alla tradizione, alla stessa personalità della cliente o di chi lo riceverà in regalo. "Sono la terza generazione di questo laboratorio, nato negli anni 30 grazie a mia nonna. Mia madre, anche se conosceva quest'arte ne è rimasta lontana fino agli anni '70, quando si è resa conto che si stava perdendo; si è allora dedicata a questo mestiere, riunendo alcune donne del paese che sapevano ricamare e insegnando alle più giovani. Io ho iniziato da ragazzina, studiavo e mi dedicavo al ricamo, nei miei disegni si riflette il mio amore per l'arte e per la pittura" racconta.
Un patrimonio che negli anni acquista valore
Per ricamare un mantón possono essere necessari fino a sette mesi, dipende dalle sue dimensioni e dal tipo di disegno elaborato; per i più piccoli ci vogliono comunque un paio di mesi. Un lavoro certosino, di arte, competenza e pazienza, che però rende questi preziosi oggetti veri e propri capolavori d'arte. Chi possiede un autentico mantón de Manila, tinto e ricamato a mano, possiede un tesoro che negli anni acquista ulteriore valore. Tanto che nel laboratorio di Villamanrique hanno aperto una nuova attività, tutta dedicata al restauro dei mantones: chi ne possiede uno antico, può affidarlo alle loro mani, che ripristinano i ricami consumati e rammendano le eventuali tele lise, restituendogli lo splendore perduto. C'è una sezione per la vendita dei mantones antichi restaurati, Espinar Antique, che ha altrettanto successo, proprio per il patrimonio che rappresentano.
Come riconoscere uno scialle realizzato a mano
Cosa permette di riconoscere un mantón de Manila realizzato a mano da uno standard, venduto nei negozi soprattutto di souvenir? Viene in soccorso ancora Maria José, che in un'intervista spiega: "Il ricamo a mano si distingue per il volume. Il peso dello scialle, quasi sempre in seta naturale, aumenta se si contano le fantasie con un maggior numero di fili, oltre che con frange di qualità". Gli scialli più economici hanno infatti frange meno sontuose, spesso più corte e soprattutto senza l'intreccio di fili che le lega al tessuto, per realizzare il quale ci possono volere anche una ventina di giorni.
La mancanza di ricambio generazionale
Il cruccio di Ángeles e Maria José è la mancanza di ricambio generazionale. Negli anni '80 e '90 contavano su un centinaio di ricamatrici, oggi a Villamanrique non arrivano alla decina; un mestiere che si sta perdendo perché manca la pazienza di passare un pomeriggio a ricamare, "siamo la società del qui e adesso", ma, soprattutto, perché non è pagato a sufficienza. La nostra società, dicono le due ricamatrici, non riconosce il lavoro artigianale, non sa investire in capolavori unici, che durano un'intera vita, e, dunque, anche il mantón de Manila è destinato a perdersi, nonostante Dior, nonostante l'Infanta Elena, Cindy Crawford, Carolina Herrera e le famose che lo indossano, mostrando tutta la sua versatilità (manca la regina Letizia che, sebbene abbia usato gonne e vestiti ispirati alla tradizione dei mantones, non ne ha ancora usato uno).
Uno scialle ricamato a mano può arrivare a costare dagli 800 ai 5000 euro, ma, visto il lavoro e il tempo richiesto per realizzarlo, come non comprendere?
Se il lavoro di Ángeles e Maria José vi incuriosisce, il sito web per saperne di più è www.angelesespinar.com, su Instagram www.instagram.com/angelesespinar.