10 Commenti

Se posso permettermi, questa frase mi sembra agghiacciante "Anche la Spagna ha saccheggiato, ucciso e commesso eccessi terribili che vanno riconosciuti, anche se, onestamente, sono finiti più di due secoli fa"... quindi perché sono passati due secoli facciamo finta che non siano successi, e dimentichiamo tutto? Il Messico sta chiedendo delle scuse ufficiali, non un risarcimento, semplicemente delle scuse. È così difficile per la Spagna scusarsi? Non ci si può chiamare fratelli o amici, perché per la Spagna allora il rapporto madrepatria- colonia è implicitamente vigente. Che poi ci sia della demagogia dietro il gesto di López Obrador e di Sheinbaum è molto probabile, ma tutte le spiegazioni pretestuose portate dalla Spagna per non scusarsi sono parecchio vergognose. Mio umile parere da sudamericana, comunque. Un abbraccio!

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scusarsi di eventi, tragici per carità, ma avvenuti secoli fa? Che colpa ne hanno ora gli spagnoli? Avessi avuto un padre, o un nonno, o un fratello, fascista, magari militanti della repubblica di Salò, me ne vergognerei profondamente, ma mi lascerebbe perfettamente indifferente scoprire che un tris/tris/trisavolo era un feroce assassino. Smettiamola con il politically correct, o con la cancell culture: stiamo davvero superando il ridicolo

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Non è politically correct, è voler cancellare il passato. Comunque, io ho solo espresso la mia opinione. Se voi foste nati o nate in un paese che è stato continuamente sottoposto a ingerenze da parte di altri paesi, forse potreste capire. Non voglio discutere con nessuno e non c'è bisogno di diventare aggressivi, io rispetto l'opinione di tutti e non ho mai dato del ridicolo a nessuno. Ho solo espresso il mio punto di vista che, per forza di cose, è diverso da quello di chi è nato in Europa. Ti invito a guardare il film "Los colonos" su Mubi, mostra chiaramente come inglesi e spagnoli hanno sterminato gli indigeni per fondare quello che oggi è il Cile. Persone che vivevano lì da prima e sono state sterminate. Nessuno parla di vergognarsi, semplicemente di non voler cancellare quel passato solo perché "è passato tanto tempo e noi non c'entriamo niente".

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set 30·modificato set 30Autore

penso che si possano rispettare le diverse sensibilità, senza dover dire agli altri cosa possono o non possono pensare. Quello che per te è ridicolo non è detto che lo sia per chi arriva dalle cultura frutto delle violenze e dei soprusi della colonizzazione. Il dialogo è interessante per questo, aiuta a guardare il mondo con altri occhi e altre sensibilità. E io ringrazio profondamente Sudestada per aver raccontato il suo punto di vista di latinoamericana.

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Grazie per la tua gentilezza, ho apprezzato moltissimo parlare con te.

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Anch’io, come sempre, grazie a te, per portare sempre le tue opinioni. Re Harald di Norvegia ha detto una volta che non può parlare di cosa è razzista chi non ha mai subito il razzismo e mi ha aperto un mondo; il punto di vista della vittima è centrale, in ogni analisi, anche in queste che raccontano uno scontro così grande come quello tra i colonizzatori e i popoli nativi americani. Io spero che prima o poi si possa fare un’analisi seria di quel periodo, con storici e ricercatori, lasciando i politici e la politica da parte. Come ti dicevo, per me sarà molto interessante, essendo appassionata di storia, Spagna e Latinoamérica.

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Mi interessava il tuo parere di sudamericana, grazie per averlo condiviso!

probabilmente ho un'ottica "europea", nel senso di storia più lunga. Quando ho letto dell'"incidente" in corso, ho pensato, lo ammetto "speriamo che i tunisini non ci chiedano le scuse per la distruzione di Cartagine!"

Il tempo passa, i Paesi cambiano e onestamente 500 anni fa l'Europa non era quella di oggi e non aveva i valori di oggi (la Spagna del XVI secolo faceva e disfaceva l'Europa, oggi molto meno). Sono d'accordo con El Pais quando scrive che 200 anni fa la Spagna è stata invasa dalle truppe napoleoniche e ha dovuto combattere una guerra d'indipendenza, ma non per questo non invita la Francia ai propri eventi. E sono d'accordo sul fatto che hanno un senso le scuse di Philippe dei Belgi al Congo, per cose successe da poco, insomma e di cui è responsabile un suo antenato diretto. Ma il ricatto o ti scusi o non ti invito dopo decenni di storia comune (il Messico è stato il Paese in cui si sono rifugiati centinaia di intellettuali e cittadini comuni repubblicani, dopo la Guerra Civile), a me sembra una manovra di distrazione, per evitare di parlare di violenza, narcotraffico, femminicidi, disuguaglianze, che dovrebbero essere i temi del Messico contemporaneo.

Poi, io avrò lo sguardo europeo, non lo metto in dubbio, ho cercato editoriali messicani sul tema, ma ne ho visti pochi e quasi tutti in appoggio alla Spagna. Per questo mi interessava il tuo sguardo sudamericano e ti ringrazio di nuovo per averlo scritto!

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Ohi, io penso che se sei un paese moderno e vuoi davvero dimostrare di essere cambiato rispetto al tuo passato colonialista, un gesto di scuse sarebbe una prova concreta che vuoi voltare pagina rispetto al genocidio che hai fatto in diversi paesi dell'America Latina. Sono stati sterminati interi popoli indigeni, saccheggiate ricchezze, le casse della Spagna erano piene dell'oro sudamericano. Non apparteneva a loro, lo hanno rubato. Non importa quanto tempo sia passato. La Spagna non mi sembra che si sia mai scusata, è troppo umiliante farlo? Leggendo il tuo articolo, mi è venuto in mente il discorso che il Presidente tedesco Steinmeier ha fatto ieri a Marzabotto (BO) per la commemorazione dell'eccidio di Monte Sole, dove i nazisti uccisero tanti italiani innocenti. Ecco, ha fatto un discorso molto bello in cui ha chiesto scusa ufficialmente in nome del suo paese. Serve a riportare in vita o a fare giustizia per quei morti? No. Però è un segnale forte di rispetto e vicinanza per il dolore causato. Sono solo parole, è solo un gesto, ma ha molto significato secondo me. Per quanto io ami la Spagna, qui stanno sbagliando secondo me. Perché la Germania riesce a chiedere scusa e la Spagna no? https://www.repubblica.it/politica/2024/09/29/video/marzabotto_il_toccante_discorso_in_italiano_di_steinmeier_provo_dolore_e_vergogna_a_nome_del_mio_paese_vi_chiedo_perdono-423525727/

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Per il tempo che è passato, la strage di Marzabotto è dell'altro ieri, la Conquista è di 5 secoli fa; la Germania di oggi è figlia delle conseguenze nefaste del nazismo e ne porta il segno, la Spagna di oggi è figlia della Guerra Civil, non certo del suo passato coloniale, che risale a molto tempo fa... davvero noi italiani dovremmo scusarci perché Roma ha distrutto Cartagine, ha colonizzato Hispania e ha distrutto il tempio di Gerusalemme? Ci sono distanze che forse dall'Europa si notano di più, perché siamo più "vecchi".

E ci sono anche mescolanze che rendono le cose molto complesse. La Conquista spagnola ha portato una mescolanza che non si è realizzata negli altri imperi: nel Congo i congolesi e i belgi sono rimasti separati, idem in India gli indiani e i britannici. In America Latina c'è stata una mescolanza di popoli, i latinoamericani sono in larga parte mestizos e portano cognomi soprattutto spagnoli. C'è stato un impatto violento tra due mondi che hanno poi trovato il modo di incontrarsi nel mestizaje e questo va studiato e poi raccontato, affidandosi agli storici e ai ricercatori, non ai politici in cerca di rivendicazioni, per poi riconoscere le responsabilità di ognuno (e a quel punto tutto il dibattito diventerà davvero molto interessante, almeno per me).

Ma certo senza i ricatti, L'errore del Messico, secondo me, è questo ricatto: non ti invito perché non ti sei scusato. Ho visto che anche i media messicani lamentano questo ricatto, tipo "parte male la politica estera di Sheinbaum".

Grazie per questa conversazione, un punto di vista coinvolto, dall'altro lato dell'Atlantico è necessario. ❤

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Figurati, è stato un piacere! Secondo me che il tempo sia passato e che si sia creato un mestizaje nel frattempo non giustifica tutto quello che i popoli indigeni hanno subito. Inoltre, il mestizaje è spesso stato anche frutto di stupri. Sicuramente, però, il ricatto non aiuta il dialogo, su questo sono d'accordo con te. Un abrazo!

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