Il sessismo negli audio e il silenzio del PSOE (e degli uomini)
Gli audio che hanno denunciato la trama di corruzione al vertice del PSOE, mostrano anche il maschilismo dei leader coinvolti. Ma le proteste arrivano dalle donne, gli uomini ancora una volta tacciono
Questa è cosedispagna, una newsletter di cadenza settimanale in cui racconto la Spagna che mi colpisce e che difficilmente trova posto sui media italiani.
Oggi ancora gli audio che hanno sconvolto il PSOE e stanno mettendo in difficoltà il Governo e il futuro politico di Pedro Sánchez. I protagonisti parlano di donne e prostitute con uno sprezzo degno del peggiore patriarcato. Mentre tacciono (e non si smarcano) politici, intellettuali e rappresentanti maschili del mondo progressista.
Il sessismo negli audio e il silenzio del PSOE (e degli uomini)
"Ne ho una preparata per te… La Ariatna è bona, è nuova, è perfetta. E anche la nuova colombiana". "Se venissero da Córdoba farebbero un pezzo di strada corto, ma se vengono queste è ovvio che bisogna cercare un posto". "Guarda se vengono qui, sappiamo chi viene, ho chiaro. Se viene qui, di sicuro prendi la Ainara, ma te lo dico perché cambi, anche se a te piace di più Ariatna". "Non so, la Carlota si lascia andare che impazzisci". "Vabbe', quella che preferisci, Ariatna e Carlota e fanculo".
La conversazione tra l'ex Ministro dei Trasporti ed ex Segretario dell’Organizzazione del PSOE José Luis Ábalos e il suo autista e tuttofare Koldo García impazza sui media spagnoli e ha causato un vero choc, oltre che una certa vergogna, nel PSOE e tra i militanti. Come è facile intuire, Carlota, Ariatna e le altre sono prostitute. Imbarazzante per il PSOE, che si dichiara partito femminista, ha promosso una legge sul consenso sessuale il cui slogan è "solo sì è sì" e nella cui wish-list c'è l'abolizione della prostituzione (con il passaggio della "colpa" sul cliente, senza il quale non esisterebbe la prostituzione, ça van sans dire).
Poco più di una settimana fa, il rapporto dell'Unidad Central Operativa della Guardia Civil ha rivelato una trama di corruzione (ne ho parlato nella scorsa newsletter) che coinvolge, oltre a García e ad Ábalos, anche Santos Cerdán, successore di Ábalos alla guida dell'organizzazione del PSOE. A corredo del tutto c'erano anche questi audio poco edificanti sulle prostitute, uno scandalo nello scandalo per il partito. Pedro Sánchez ha chiesto scusa non solo per essersi fidato di persone così inadeguate al ruolo, ma anche per queste frasi imbarazzanti, che rappresentano tutto quello contro cui il PSOE sta lottando per affermare parità di genere e dignità delle donne.
"Ho sentito tre uomini molto potenti in un governo di sinistra parlare delle donne come se fossero merci, ho letto espressioni come 'Capo, Nadia [Calviño, all'epoca vicepresidente economica del Governo], quella figlia di puttana, ti sta chiamando!' e ogni genere di linguaggio dispregiativo, razzista e sessista. Ho visto Koldo spiegare ad Ábalos che Ariatna è bona, è nuova, è perfetta. Come sarebbe, 'nuova'? Questo commento si riferisce davvero a un essere umano?" scrive Nuria Labari su El País "E poi è successo che il presidente abbia detto in una conferenza stampa che si stava rivolgendo a noi, alle donne in particolare. E ha parlato della 'mancanza di esemplarità, volgarità e machismo' delle registrazioni audio. E che sono 'incompatibili con i valori femministi' del partito. Perché la tesi centrale del PSOE (anche delle donne) è che una cosa è il discorso (del partito) e un'altra è il comportamento (di pochi). Ma questa tesi è falsa: il discorso degli uomini maschilisti anticipa le loro azioni. Senti parlare un politico sessista e le sue battute, le sue metafore e le sue immagini rivelano la sua visione del mondo, la sua ideologia e persino il suo comportamento. (...) Ridevano insieme, masticavano chili di carne rossa nei bar lungo la strada e facevano il genere di commenti che alcuni uomini sanno di non poter fare in presenza di donne, ma che tengono nella privacy di WhatsApp, nella saletta privata di un ristorante, nello strip club e all'apice del potere politico".
E non c'è solo la volgarità nella concezione delle donne, c'è anche la scelta politica di liberarsi della loro presenza al vertice del PSOE. Tutte le leader politiche che hanno accompagnato Sánchez nella sua ascesa, a un certo punto sono sparite e non solo per disaccordi politici, come nel caso della vicepresidente femminista Carmen Calvo. "Quando ha avuto potere sufficiente, Santos Cerdán si è tolto di torno un nucleo di giovani donne che nel PSOE ostentava vari posti di potere, in particolare nell'area della Parità di genere. Lo ha fatto di colpo e senza perdere tempo, davanti agli occhi di tutto il partito. Risulta assolutamente impossibile da credere che il PSOE in generale e il presidente Sánchez in particolare, non fossero coscienti della purga. Adriana Lastra, Laura Berja, Andrea Fernández e Zaida Cantera rappresentano le più notevoli vittime di Cerdán. E anche di Pedro Sánchez, anche se può essere che loro non vogliano vederla così pubblicamente" scrive su Público Cristina Fallarás, davvero durissima con il presidente del Governo, nonché Segretario Generale del PSOE. A lui non perdona di aver detto il 19 giugno 2023, "appena due anni fa: 'È un dato oggettivo, perché anch'io ho amici che occasionalmente si sono sentiti a disagio con alcuni dei discorsi [femministi] che sono stati proposti, più conflittuali che inclusivi'". Il commento serafico della giornalista è: "Il suo amico Santos Cerdán tagliava teste, indubbiamente in preda al disagio".
Ancora El País: "Le donne appaiono negli audio in due soli modi: o per una ragione sessuale, ed erano premiate per questo [alcune amanti di Ábalos sono state sistemate in posti pubblici per i quali hanno ricevuto stipendio senza essersi mai presentate sul posto di lavoro] o perché erano il nemico".
Ma quando viene smascherato l'eterno machismo e viene scoperta l'inadeguatezza dei leader che si dichiarano femministi (ricordate Íñigo Errejón, costretto alle dimissioni da Sumar per molestie e altre amenità?), si sente la solita mancanza. La voce degli uomini che prendono le distanze. Tutti i virgolettati che ho proposto qui, tutti gli articoli che analizzano gli audio sulle donne, sono firmati da giornaliste. I giornalisti firmano analisi politiche, cercano di capire il futuro di Sánchez, immaginano la strategie per evitare le elezioni. Il comportamento degli uomini con le donne è cosa che riguarda le donne. E questa è una delle cose più maschiliste che possano esserci.
Ho appena finito di leggere un libro, Le signore non parlano di soldi di Azzurra Rinaldi. Uno dei capitoli si conclude con una sorta di appello agli uomini: "Non tutti gli uomini sono violenti, per fortuna. Non tutti gli uomini hanno introiettato la sopraffazione, che è pratica assodata nel sistema patriarcale. Però, vale la pena ricordarvi che la violenza inizia negli spogliatoi e nelle chat al maschile, inizia con le battute (e no, non è vero che "non si può più dire niente": sarebbe bello non dire nulla che sminuisca e svilisca sistematicamente l'altra metà del cielo), ma inizia anche con il vostro silenzio. Siete pronti a fare quel passo in più? Il rifiuto della violenza non è sufficiente, è un requisito minimo di civiltà, di cui non dobbiamo ringraziarvi. Vi chiediamo una presa di posizione chiara. Siate voi l'eccezione, fate notare agli altri uomini i loro comportamenti sessisti, smettete di ridere delle battute misogine dei vostri amici. Vi garantiamo che questo (almeno ai nostri occhi) non vi svirilizzerà. Siate alleati attivi, perché mai come ora il silenzio è complice". Il silenzio degli uomini, quelli per bene, che diventa un problema ovunque.
Sapete quando in Spagna gli uomini violenti, che picchiano le donne, hanno smesso di trovare giustificazioni e sponde? Quando una campagna di diversi uomini famosi (io ricordo Javier Bardem, ma ce n'erano altri) e una continua informazione mediatica hanno isolato i violenti, li hanno definiti come tali, violenti, e hanno gettato su di loro la condanna sociale.
E il silenzio di politici, scrittori, intellettuali, artisti, atleti e tutto il mondo maschile, davanti a uomini di potere così beceramente maschilisti, è davvero opprimente e triste. Soprattutto da parte di coloro che si dichiarano progressisti.
Tenendo le fila
Barcellona ce la sta mettendo tutta per scoraggiare i turisti. Entro il 2028 chiuderà ben 10mila appartamenti turistici, a cui non rinnoverà il permesso; ha deciso di ridurre i terminal al porto, per diminuire il numero delle crociere che attraccano in città. Ogni giorno possono arrivare ben 25mila persone che, come sostiene il sindaco Collboni, "passano poche ore in città, occupano spazio pubblico, ma non alloggiano negli hotel né spendono granché". Ha iniziato piani per decongestionare le aree più affollate a cominciare dalla Sagrada Familia, ha deciso di aumentare le tasse di soggiorno, che potrebbero arrivare a ben 15 euro al giorno, ma niente è servito. Quest'anno la città prevede di avere l'8% di turisti in più rispetto al 2024...
Sara Carbonero ha lasciato da tempo gli schermi televisivi, non ha ansia di tornare a frequentarli. Si racconta su Instagram, ha una linea di moda con una delle amiche del cuore, si occupa dei due bambini nati dal matrimonio con Iker Casillas, vive discretamente i nuovi amori, l'ultimo con José Luis Cabrera. E adesso, rivela, è pronta per scrivere un libro. "Ho iniziato per una proposta che mi ha fatto Gonzalo Albert, direttore letterario di Suma, che voleva scrivessi una specie di diario con le mie riflessioni, sullo stile del blog che avevo su Elle. Per una serie di circostanze è rimasto in stand-by, ma sarei la persona più felice del mondo se si pubblicasse il mio libro. Spero prima che finisca l'anno" ha detto in un'intervista.
Psicodramma a Siviglia, per il restauro della Virgen de la Macarena, una delle Madonne più venerate della città e una delle star della Semana Santa. La celebre statua è stata restaurata, ma il risultato ha gettato nella disperazione i fedeli: è stato cambiato il disegno delle sopracciglia e sono state aggiunte ciglia, togliendo alla Madonna la sua famosa espressione addolorata. Sconcerto e dolore nei social e sui media fino alla decisione della Confraternita di sottoporre la statua a un nuovo restauro. Per rassicurare i fedeli, la Virgen è adesso esposta ad altezza d'uomo nella sua Basilica, affinché tutti possano verificare che è tornata a essere mi Macarena. Si annunciano dimissioni nella Giunta della Confraternita. Le foto, da Twitter.
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